Cessione dei crediti da bonus edilizi in ripartenza dopo l’estate, verso una nuova fiammata di business per le imprese edili. Sarà operativa da settembre la piattaforma Enel X per effettuare lo scambio di crediti d’imposta, stando a quanto spiegato dal sottosegretario al ministero dell’economia Sandra Savino in commissione finanze alla Camera il 31 maggio scorso (si veda ItaliaOggi del’1/6/2023). Sebbene il mese che segna la fine delle vacanze estive sembri lontano, chi ha in mano un titolo edilizio antecedente al 16 febbraio 2023 (o può reperire un’area con progetto già presentato) ha davanti un’opportunità che va colta il prima possibile. Ad avere maggiori possibilità, infatti, sarà chi prima predispone la documentazione per prenotare la cessione, in modo da poter monetizzare il folto pacchetto di bonus disponibili.

Cessione dei crediti da bonus edilizi in ripartenza dopo l’estate, verso una nuova fiammata di business per le imprese edili. Sarà operativa da settembre la piattaforma Enel X per effettuare lo scambio di crediti d’imposta, stando a quanto spiegato dal sottosegretario al ministero dell’economia Sandra Savino in commissione finanze alla Camera il 31 maggio scorso (si veda ItaliaOggi del’1/6/2023). Sebbene il mese che segna la fine delle vacanze estive sembri lontano, chi ha in mano un titolo edilizio antecedente al 16 febbraio 2023 (o può reperire un’area con progetto già presentato) ha davanti un’opportunità che va colta il prima possibile. Ad avere maggiori possibilità, infatti, sarà chi prima predispone la documentazione per prenotare la cessione, in modo da poter monetizzare il folto pacchetto di bonus disponibili.

Il dl 11/2023, convertito con la legge 38/2023, ha consentito di mantenere intatta la possibilità di cessione dei crediti edilizi per tutti gli interventi per cui il titolo abilitativo sia stato presentato entro il 16 febbraio 2023, data della sua entrata in vigore. Se per le imprese di maggiori dimensioni tale opportunità è stata sin da subito abbastanza concreta (avendo queste spesso in essere accordi quadro con le banche), è rimasta solo astratta per le imprese di piccole e medie dimensioni, data la difficoltà di cessione di nuovi crediti d’imposta. A sbloccare la situazione si attendeva già per giugno l’entrata in funzione della piattaforma Enel X, ma ora è tutto posticipato a settembre, come ha spiegato il sottosegretario Savino in risposta a Emiliano Fenu (M5S), generando una combo perfetta per chi saprà coglierla.

Gran parte dei soggetti che hanno in mano un intervento edilizio con procedura autorizzativa antecedente al 16 febbraio (o che hanno la possibilità di acquisire un’area con annesso progetto), potrà avere una possibilità concreta di monetizzazione dei crediti fiscali. Ciò vale almeno per chi per primo farà richiesta di cessione, presentando alla Società del gruppo Enel una documentazione credibile e completa che è il caso dunque di cominciare a predisporre prima possibile. I bonus disponibili, infatti, sono molteplici e con loro le occasioni di business.

Oltre a Ecobonus e Sismabonus, se l’intervento edilizio consegue sia una riduzione del rischio sismico che un efficientamento energetico, si aprono le porte di una serie di detrazioni minori che, nell’insieme, sono tutt’altro che trascurabili. L’impresa può infatti offrire a chi acquista l’unità immobiliare di beneficiare del:

Bonus mobili, pari al 50% della spesa per l’acquisto di mobili e elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, destinati ad arredare un immobile in ristrutturazione, fino all’importo massimo di 8 mila euro

Bonus casa green, che detrae dall’Irpef il 50% dell’Iva dovuta sull’acquisto entro il 31 dicembre 2023 di unità immobiliari residenziali di classe energetica A o B cedute dal costruttore

Inoltre resta disponibile il bonus prima casa, che concede agli under 36 con ISEE sotto i 40 mila euro che acquistino la loro prima abitazione un credito d’imposta pari all’intera Iva dovuta.

L’acquirente può vedere così ridotto il prezzo dell’unità immobiliare in modo considerevole, e sarà più invogliato all’acquisto. L’impresa avrà in mano un corrispondente credito che (se tutto va come si spera) da settembre potrà facilmente convertire in denaro.

Poco cambia se l’intervento, anziché di ristrutturazione edilizia, fosse di “nuova costruzione”, poiché l’impresa perderebbe le possibilità offerte dalle agevolazioni della famiglia ecobonus, ma non le altre sopra menzionate.